18 ottobre 2016

All'inizio ... (Seconda parte).

… e in questa credenza non s’ingannò solo il Gesù sinottico, ma l’intera cristianità primitiva, trascorrendo giorni, mesi ed anni dopo la morte del suo Maestro in ansia febbrile, contando tenacemente sul suo ritorno e sull'incombente ed inevitabile egemonia divina … instancabilmente, vescovi, santi e lettere di apostoli predicono l’arrivo del tempo estremo, assicurando la vicina ricompensa per i buoni, la punizione per i miscredenti e preconizzando l’immediata riapparizione del Signore … Non accadde nulla di tutto ciò, al contrario, molti cristiani, disillusi, si accorsero, divennero dubbiosi e si dichiararono stanchi delle solite promesse … ecco, che piomba la nascente Chiesa cattolica che comincia ad interpretare in vari modi il mancato ritorno del Signore, mille anni per lui equivalgono ad un solo giorno … poi, dopo che di generazione in generazione era stato promesso il ritorno di Cristo sulla terra, dopo averlo bramato fino al parossismo, i padri della Chiesa cambiano tattica: “Possa ciò non adempiersi mai ai nostri giorni! Spaventosa è infatti la discesa del Signore!” … Da allora, i cristiani non guardarono più al futuro, ma indietro, al suo passato … l’evento decisivo si era già consumato, avuto = l’apparizione di Gesù aveva già rappresentato il miracolo … alla speranza di una liberazione reale, storica, si sostituì la fede nella liberazione spirituale già completa … adesso, basta avere Dio nel cuore e fare professione di fede in lui … Dall'inizio del 3° secolo, la Chiesa assunse dappertutto questo atteggiamento e così lo Stato si guadagnò un buon numero di cittadini tranquilli, coscienziosi e pieni di senso del dovere … pertanto la Chiesa si trasformò in un potere che sosteneva lo Stato … il Cristianesimo (già religione di una comunità di fratelli uguali, senza gerarchia e burocrazia) diventò la Chiesa, immagine speculare della monarchia assoluta dell’Impero romano.
(Karlheinz Deschner --- La Chiesa che mente ---) 

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