… e in questa credenza non s’ingannò solo il Gesù sinottico, ma
l’intera cristianità primitiva, trascorrendo giorni, mesi ed anni dopo la morte
del suo Maestro in ansia febbrile, contando tenacemente sul suo ritorno e
sull'incombente ed inevitabile egemonia divina … instancabilmente, vescovi, santi e lettere di apostoli predicono
l’arrivo del tempo estremo, assicurando la vicina ricompensa per i buoni, la
punizione per i miscredenti e preconizzando l’immediata riapparizione del
Signore … Non accadde nulla di tutto ciò,
al contrario, molti cristiani, disillusi, si accorsero, divennero dubbiosi e si
dichiararono stanchi delle solite promesse … ecco, che piomba la nascente Chiesa cattolica che comincia ad
interpretare in vari modi il mancato ritorno del Signore, mille anni per lui
equivalgono ad un solo giorno … poi, dopo che di generazione in generazione era
stato promesso il ritorno di Cristo sulla terra, dopo averlo bramato fino al parossismo,
i padri della Chiesa cambiano tattica:
“Possa ciò non adempiersi mai ai nostri giorni! Spaventosa è infatti la discesa
del Signore!” … Da allora, i cristiani
non guardarono più al futuro, ma indietro, al suo passato … l’evento
decisivo si era già consumato, avuto = l’apparizione di Gesù aveva già
rappresentato il miracolo … alla speranza
di una liberazione reale, storica, si sostituì la fede nella liberazione spirituale già completa … adesso, basta avere Dio nel cuore e fare
professione di fede in lui … Dall'inizio del 3° secolo, la Chiesa assunse dappertutto questo atteggiamento e così lo Stato si guadagnò un buon numero di
cittadini tranquilli, coscienziosi e pieni di senso del dovere … pertanto la Chiesa si trasformò in un potere che
sosteneva lo Stato … il Cristianesimo
(già religione di una comunità di fratelli
uguali, senza gerarchia e burocrazia) diventò la Chiesa, immagine
speculare della monarchia assoluta dell’Impero romano.
(Karlheinz Deschner --- La Chiesa che mente ---)
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