I social media sono una straordinaria opportunità per la libertà di
informazione, ma hanno anche un lato
oscuro, ovvero la diffusione pervasiva e senza freni di informazioni false e teorie del complotto,
che potrebbero mettere a rischio la società … Il Web ha cambiato il modo in cui le persone si informano,
interagiscono tra loro, trovano amici, argomenti e comunità di interesse,
filtrano informazioni e formano le proprie opinioni. Questo scenario, unito
all'analfabetismo funzionale (cioè l’incapacità di comprendere efficacemente un testo) e all'esposizione selettiva dei contenuti,
guidata principalmente dal pregiudizio
di conferma a determinati contenuti
può creare veri e propri fenomeni di massa attorno a informazioni false … Tutti possono pubblicare la loro
versione e opinione su qualunque tematica, senza che poi ci sia un’effettiva
verifica sulla fondatezza o quantomeno sulla sostenibilità di quello che è
stato pubblicato. I contenuti fruibili sono prodotti dagli stessi fruitori e la
veridicità come anche l’utilità delle informazioni sono asservite alle
necessità del singolo utente che cerca spesso conferme coerenti a un suo
sistema di credenze già strutturato e consolidato … Questo scenario, così
fortemente disintermediato e guidato dai gusti di massa, è in grado di generare
fenomeni virali su vasta scala che
influiscono notevolmente sulla percezione pubblica di questioni anche
importanti come salute, politica economica, geopolitica … Inoltre, una
caratteristica è che gli utenti focalizzati principalmente su informazioni
complottiste tendono a diffondere di più, tramite la condivisione con i propri
amici, le informazioni complottiste … E cercare
di far ragionare un sostenitore di una qualsiasi teoria di complotto è
inutile, si ottiene l’effetto contrario … Purtroppo la complessità di alcuni argomenti, a volte, fa preferire all'utente,
a prescindere dal livello di istruzione, una spiegazione più compatta, che
identifichi chiaramente un oggetto da colpevolizzare
… Questo contesto rende di fatto molto
difficile informare correttamente, di conseguenza fermare una notizia
infondata diventa praticamente impossibile.
(Walter Quattrociocchi --- L'era della (dis) informazione ... da Le Scienze- Febbraio 2016 ---)
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