6 aprile 2016

Pericolo disinformazione.

I social media sono una straordinaria opportunità per la libertà di informazione, ma hanno anche un lato oscuro, ovvero la diffusione pervasiva e senza freni di informazioni false e teorie del complotto, che potrebbero mettere a rischio la società … Il Web ha cambiato il modo in cui le persone si informano, interagiscono tra loro, trovano amici, argomenti e comunità di interesse, filtrano informazioni e formano le proprie opinioni. Questo scenario, unito all'analfabetismo funzionale (cioè l’incapacità di comprendere efficacemente un testo) e all'esposizione selettiva dei contenuti, guidata principalmente dal pregiudizio di conferma a  determinati contenuti può creare veri e propri fenomeni di massa attorno a informazioni false … Tutti possono pubblicare la loro versione e opinione su qualunque tematica, senza che poi ci sia un’effettiva verifica sulla fondatezza o quantomeno sulla sostenibilità di quello che è stato pubblicato. I contenuti fruibili sono prodotti dagli stessi fruitori e la veridicità come anche l’utilità delle informazioni sono asservite alle necessità del singolo utente che cerca spesso conferme coerenti a un suo sistema di credenze già strutturato e consolidato … Questo scenario, così fortemente disintermediato e guidato dai gusti di massa, è in grado di generare fenomeni virali su vasta scala che influiscono notevolmente sulla percezione pubblica di questioni anche importanti come salute, politica economica, geopolitica … Inoltre, una caratteristica è che gli utenti focalizzati principalmente su informazioni complottiste tendono a diffondere di più, tramite la condivisione con i propri amici, le informazioni complottiste … E cercare di far ragionare un sostenitore di una qualsiasi teoria di complotto è inutile, si ottiene l’effetto contrario … Purtroppo la complessità di alcuni argomenti, a volte, fa preferire all'utente, a prescindere dal livello di istruzione, una spiegazione più compatta, che identifichi chiaramente un oggetto da colpevolizzare … Questo contesto rende di fatto molto difficile informare correttamente, di conseguenza fermare una notizia infondata diventa praticamente impossibile.
(Walter Quattrociocchi --- L'era della (dis) informazione ... da Le Scienze- Febbraio 2016 ---)


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