Circa 16 milioni di anni fa, l’Europa (allora
subtropicale) aveva una ricca popolazione di scimmie antropomorfe. Poi,
il raffreddamento globale (con un clima più
asciutto) ha cambiato le foreste, favorendo l’avanzamento della savana e
provocando una scarsità dei frutti di cui si cibavano questi primati … Le prove
fossili suggeriscono che alcune scimmie antropomorfe europee (che avevano cominciato a soffrire la fame) erano
migrate verso l’Asia (diventando gli antenati di
gibboni e orangutan), mentre altre erano tornate in Africa (evolvendosi nelle scimmie antropomorfe africane e negli
esseri umani) … Una mutazione
genetica in grandi scimmie preistoriche potrebbe essere all'origine della
pandemia attuale di obesità e diabete … Individui con una variante genica, che rendeva l’organismo particolarmente efficiente
nell'assimilazione del cibo, avrebbero potuto immagazzinare un maggior numero
di calorie sotto forma di grasso. Quel grasso
extra avrebbe conferito agli individui un vantaggio per la sopravvivenza in
tempi di carestia. Invece in tempi di abbondanza, come oggi, avrebbe
portato a un eccessivo aumento di peso e
al diabete di tipo 2 (che può indurre a sintomi gravi, tra cui cecità,
malattie cardiache e insufficienza renale) … L’idea che il nostro
organismo possa essere geneticamente programmato (come un interruttore del grasso)
per immagazzinare grasso e che la ricca dieta moderna e lo stile di vita
sedentario possano far andare fuori giri questo programma ha portato a studi
con cui cercare possibili geni
risparmiatori (geni particolari, che
avrebbero consentito di sopravvivere in periodi di grande carestia, secondo
un’ipotesi formulata dal genetista James
Neel, nel 1962)
all'origine di diabete e altre malattie legate all'obesità (ipertensione, fegato grasso non dovuto all'abuso di
alcol, malattie cardiovascolari) … Tale ipotesi è stata molto criticata,
nel tempo … ma indizi genetici hanno confermato l’ipotesi del gene
risparmiatore … Cioè, una mutazione genica in una specie di scimmie
antropomorfe vissute milioni di anni fa ha aiutato a superare i periodi di
scarsità di cibo che invece hanno decimato altre specie simili. I sopravvissuti
hanno poi trasmesso la mutazione a specie successive (che si sono evolute da essi), tra cui gli esseri umani ...
(Richard J. Johnson &
Peter Andrews --- Il gene grasso ...
da Le Scienze- Dicembre 2015 ---)
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