Più del
99% delle specie (animali, piante, funghi, microrganismi) affida
la comunicazione tra i propri membri esclusivamente, o quasi, ai feromoni (sostanze
chimiche prodotte da ghiandole esocrine) … Noi, invece, dal punto di vista
chemiosensoriale (sensi chimici) siamo
del tutto inetti … I feromoni non sono soltanto trasmessi nell'aria e
nell'acqua (perché altri individui li colgano) ma sono
puntati con precisione verso bersagli specifici … Per attrarre il maschio
giusto, la molecola di feromone non deve essere soltanto potente, ma deve anche
possedere una struttura in qualche modo rara, così da rendere altamente
improbabile l’eventualità di attrarre un maschio di un’altra specie o, peggio
ancora, un predatore … Le formiche sono forse, sulla Terra, le più avanzate tra
le creature con una comunicazione feromonale. Sulle antenne hanno più recettori
sensoriali, olfattivi e di altro genere, di qualsiasi altro tipo di insetti
conosciuto … Anche le piante, di alcune specie, comunicano mediante feromoni …
Una pianta attaccata da un nemico temibile (batteri, fungo o
insetto) sopprime l’invasore liberando sostanze chimiche, alcune delle
quali volatili. Le sue vicine le annusano e mettono in atto la stessa risposta
difensiva, benché non sia ancora direttamente sotto attacco … Perfino i batteri
organizzano la propria vita con una comunicazione di tipo feromonale … Noi come
specie, siamo troppo grossi per comprendere la vita degli insetti e dei batteri
senza compiere uno sforzo mirato … Le grandi dimensioni e il bipedismo
sollevarono la testa dei nostri antenati più in alto di quella di qualsiasi
altro animale … Per comunicare i nostri predecessori dovettero usare il canale
uditivo/visivo, perché qualsiasi altro canale, compreso quello dei feromoni,
sarebbe stato troppo lento. In sintesi, le stesse innovazioni evolutive che ci
resero dominanti sulle altre forme di vita finirono anche per indebolirci dal
punto di vista delle capacità sensoriali. Ci resero in larga misura
inconsapevoli di quasi tutte le altre forme di vita presenti, che abbiamo
continuato sconsideratamente a distruggere.
(Edward O.
Wilson --- Il significato dell’esistenza umana ---)
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