17 novembre 2015

Natura matematica? (seconda parte)

Gran parte di quella matematica che ha un’efficacia così spettacolare in fisica è stata elaborata da matematici puri (come esercizio astratto) molto tempo prima che venisse applicata al mondo reale. Le ricerche originali non avevano nessun rapporto con le applicazioni successive. Poi, in seguito si scoprì che questo mondo a sé creato dall'intelligenza pura poteva essere usato per descrivere la natura … Capita spesso di scoprire, diversi anni dopo, che la natura gioca secondo quelle stesse regole matematiche che dei matematici puri avevano già formulato … Roger Penrose (matematico, fisico britannico … 1931-) è dell’idea che i principali progressi della fisica matematica rappresentino veramente delle scoperte di aspetti autentici della realtà.
È stato anche sostenuto che la struttura del nostro cervello si è evoluta in modo da riflettere le proprietà del mondo fisico, contenuto matematico compreso, per cui il fatto che noi scopriamo una matematica nella natura non deve sorprendere. Ma la straordinaria abilità matematica sviluppata evolutivamente dal cervello umano è senza dubbio un fatto sorprendente e profondamente misterioso, in quanto risulta difficile vedere un valore di sopravvivenza nella matematica astratta. Lo stesso vale per l’abilità musicale … Gli scienziati sono molto lontani dal capire come il patrimonio genetico controlli le nostre capacità mentali. Forse accade molto raramente che un essere umano abbia un’impronta genetica in cui sia codificata una capacità matematica straordinaria. O forse non è poi tanto raro, solo che di solito i geni pertinenti non sono attivati … e se, invece, l’abilità matematica ha un valore di sopravvivenza (a noi oscuro) e si è evoluta per selezione naturale, resta ancora un mistero, perché dopo tutto, per sopravvivere nella giungla non è indispensabile conoscere le leggi naturali, ma solo le loro manifestazioni … Per fare una certa matematica (quella infinitesimale) ci vogliono proprietà speciali … La matematica è una funzione mentale superiore, ed è posseduta con tutta evidenza soltanto dagli umani (gli uccelli sono molto più bravi degli umani a sfruttare le leggi della meccanica, e infatti il loro cervello ha evoluto proprietà molto sofisticate … ma essi non possono contare oltre il tre) … Perché il sistema più complesso (matematica) dovrebbe essere collegato in questo modo ai processi naturali più primitivi? Si potrebbe sostenere che il cervello, essendo prodotto da certi processi fisici, deve rispecchiare la natura di tali processi, ivi compreso il loro carattere matematico. Ma in realtà non c’è nessuna connessione diretta fra le leggi fisiche e la struttura del cervello. Ciò che distingue il cervello da un 1 Kg. di materia ordinaria è la complessità della sua organizzazione, e in particolare le elaboratissime interconnessioni fra i neuroni. Le leggi fisiche, da sole, non bastano a spiegare questo schema di collegamenti, uno schema che dipende da molti altri fattori, ivi compresa una moltitudine di eventi casuali che devono essersi verificati durante la nostra storia evolutiva … L’intelligibilità dl mondo, il fatto che siamo in grado di scoprire leggi ed estendere progressivamente la nostra comprensione della natura non sarebbe un diritto assoluto e inevitabile, ma si potrebbe ricondurre a condizioni iniziali cosmiche, speciali, forse addirittura eccezionali. L’irragionevole efficacia della matematica nella sua applicazione al mondo naturale sarebbe perciò dovuta a condizioni iniziali irragionevolmente efficaci.
(Paul Davies --- La mente di Dio ---)


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