… Gran parte di quella matematica che ha
un’efficacia così spettacolare in fisica è stata elaborata da matematici puri (come esercizio astratto) molto tempo prima che venisse applicata al
mondo reale. Le ricerche originali non avevano nessun rapporto con le
applicazioni successive. Poi, in seguito si scoprì che questo mondo a sé creato
dall'intelligenza pura poteva essere usato per descrivere la natura … Capita
spesso di scoprire, diversi anni dopo, che la natura gioca secondo quelle
stesse regole matematiche che dei matematici puri avevano già formulato … Roger
Penrose (matematico,
fisico britannico … 1931-) è dell’idea che
i principali progressi della fisica matematica rappresentino veramente delle
scoperte di aspetti autentici della realtà.
È stato anche sostenuto che la struttura del
nostro cervello si è evoluta in modo da riflettere le proprietà del mondo
fisico, contenuto matematico compreso, per cui il fatto che noi scopriamo una
matematica nella natura non deve sorprendere. Ma la straordinaria abilità
matematica sviluppata evolutivamente dal cervello umano è senza dubbio un fatto
sorprendente e profondamente misterioso, in quanto risulta difficile vedere un
valore di sopravvivenza nella matematica astratta. Lo stesso vale per l’abilità
musicale … Gli scienziati sono molto lontani dal capire come il patrimonio
genetico controlli le nostre capacità mentali. Forse accade molto raramente che
un essere umano abbia un’impronta genetica in cui sia codificata una capacità
matematica straordinaria. O forse non è poi tanto raro, solo che di solito i
geni pertinenti non sono attivati … e se, invece, l’abilità matematica ha un
valore di sopravvivenza (a
noi oscuro) e si è evoluta
per selezione naturale, resta ancora un mistero, perché dopo tutto, per
sopravvivere nella giungla non è indispensabile conoscere le leggi naturali, ma
solo le loro manifestazioni … Per fare una certa matematica (quella infinitesimale) ci vogliono proprietà speciali … La
matematica è una funzione mentale superiore, ed è posseduta con tutta evidenza
soltanto dagli umani (gli
uccelli sono molto più bravi degli umani a sfruttare le leggi della meccanica,
e infatti il loro cervello ha evoluto proprietà molto sofisticate … ma essi non
possono contare oltre il tre) … Perché il
sistema più complesso (matematica) dovrebbe essere collegato in questo modo ai
processi naturali più primitivi? Si potrebbe sostenere che il cervello, essendo
prodotto da certi processi fisici, deve rispecchiare la natura di tali
processi, ivi compreso il loro carattere matematico. Ma in realtà non c’è
nessuna connessione diretta fra le leggi fisiche e la struttura del cervello.
Ciò che distingue il cervello da un 1 Kg. di materia ordinaria è la complessità
della sua organizzazione, e in particolare le elaboratissime interconnessioni
fra i neuroni. Le leggi fisiche, da sole, non bastano a spiegare questo schema
di collegamenti, uno schema che dipende da molti altri fattori, ivi compresa
una moltitudine di eventi casuali che devono essersi verificati durante la
nostra storia evolutiva … L’intelligibilità dl mondo, il fatto che siamo in
grado di scoprire leggi ed estendere progressivamente la nostra comprensione
della natura non sarebbe un diritto assoluto e inevitabile, ma si potrebbe
ricondurre a condizioni iniziali cosmiche, speciali, forse addirittura
eccezionali. L’irragionevole efficacia della matematica nella sua applicazione
al mondo naturale sarebbe perciò dovuta a condizioni iniziali irragionevolmente
efficaci.
(Paul Davies --- La mente di Dio ---)
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