Al tempo nostro,
dunque, abbiamo assistito ad uno sviluppo del tutto nuovo (solo in parte
prevedibile): i partiti operai sono scomparsi, la divaricazione partitica si è
venuta incardinando su questioni non più sociali ma etico-individuali. E,
soprattutto, la forza direttrice a sé stante si è delocalizzata fuori dei confini
statali divenendo perciò stesso inattingibile, protetta e totalitaria nelle sue
direttive e decisioni. Tale forza direttrice è nel potere bancario (BCE e FMI
in primo luogo), che preferisce collocare d’autorità, al vertice degli Stati
nazionali subalterni, direttamente suoi funzionari, saltando il fastidioso
problema della conquista del consenso e del cimento elettorale … L’Unione Europea
esiste da oltre mezzo secolo, ma non divenne mai una unione politica … Da oltre
un decennio esiste una moneta unica, che ha alle spalle una Banca Centrale che
ha via via assunto il ruolo di un governo effettivo, ormai dotata di un potere
immenso. I suoi voleri vengono comunicati ai governi nazionali da mettere in
riga, con lettere perentorie e semi-segrete … Elites tecnico-finanziarie, la
quintessenza del potere bancario, sono passate direttamente al comando e
decidono la sorte dei paesi ingabbiati e dipendenti (per ora Grecia, Italia,
Portogallo ma anche Spagna).
(Luciano Canfora --- È
L’Europa che ce lo chiede! ---)
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