Il problema consisteva
nella costrizione a fare regolarmente sesso con la stessa persona. Montaigne
odiava qualunque tipo di obblighi. Li assolveva con una sola chiappa, facendo
ciò che gli era richiesto per mettere al mondo dei figli … A quei tempi era
considerato moralmente riprovevole per un marito trattare la moglie come un’
amante, perché avrebbe potuto trasformarla in una ninfomane. Al matrimonio si
addiceva un sesso occasionale e distaccato … I medici dell’epoca dicevano che
un piacere eccessivo poteva alterare il seme nel corpo della donna, impedendole
il concepimento. Era meglio per un marito cercare l’estasi dove non importava
quali danni causasse. I re di Persia, racconta Montaigne, chiamavano le loro
mogli a partecipare ai banchetti, ma quando il vino arrivava a riscaldarli a
dovere e non potevano più impedirsi di dar briglia sciolta al piacere, le
rimandavano nei loro appartamenti. E al loro posto facevano venire delle donne
più consone.
(Sarah Bakewell --- Montaigne – L’arte di vivere ---)
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