23 settembre 2015

Sbilanciamenti critici.

La recessione non è una malattia, semmai il prodotto di una malattia. Anzi, specie in passato essa rappresentava la cura della malattia … cioè quando un sistema economico cresceva troppo e viveva al di sopra delle proprie possibilità, allora si generavano squilibri (eccesso di inflazione, disavanzo nei conti con l’estero, disavanzo pubblico) e bisognava arrestare la crescita … La recessione, con la caduta della domanda e della produzione, contribuiva a ristabilire un migliore equilibrio, dal quale ripartire per una nuova crescita. Ma la recessione produce anche danni forti e irreversibili: disoccupazione, fallimenti di imprese, blocco degli investimenti (anche nella ricerca e nello sviluppo), caduta del gettito fiscale … Gli squilibri hanno giocato un ruolo in più casi, come nella recessione del 1974-75, in seguito alla crisi da petrolio scoppiata nell’autunno del 1973 … e nella recessione finanziaria globale scoppiata nel 2008 … Ma ci sono degli elementi in comune, per quanto le due recessioni sono lontane fra di loro e sono nate da circostanze molto diverse. In entrambi i casi, gli USA uscivano da forti impegni militari che avevano condizionato anche le politiche economiche e il resto del mondo. Alla vigilia della crisi da petrolio, gli USA erano ancora impegnati nella guerra del Vietnam (1960-75) … Alla vigilia della crisi del 2008, erano fortemente impegnati nella guerra al terrorismo internazionale, con truppe dislocate in Afghanistan e in Iraq. Le due guerre hanno pesato sensibilmente sulle politiche di bilancio americane, con risvolti pesanti sui conti pubblici. Tali disavanzi hanno sostenuto l’economia e contribuito a produrre squilibri nei conti con l’estero … Il protrarsi degli squilibri ha generato forti afflussi di liquidità sul mercato finanziario internazionale, e ciò ha prodotto bolle speculative, il cui scoppio ha innescato crisi e recessioni … Guerre, debiti e crisi globali sono una sequenza già vista, che rischia di ripetersi nel futuro … e gli attori di questi eventi sono sempre banchieri, politici e militari.
(Innocenzo Cipolletta --- Banchieri, politici e militari ---)

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